Roma 26 novembre - L'acqua è un Bene Comune
> Ora
sabato 26 novembre · 14.00 - 17.00
> Luogo
Piazza della Repubblica
Roma (Rome, Italy)
> Maggiori informazioni
Per il Bene Comune sarà presente con il proprio materiale.
Chi vuole unirsi a noi per il volantinaggio, può scrivere una mail a:
lazio.pbc@gmail.com
Per il rispetto dell'esito referendario
Per un'uscita alternativa dalla crisi
LA COSTITUZIONE RECITA CHE LA SOVRANITÀ
APPARTIENE AL POPOLO E I CITTADINI SI SONO
ESPRESSI CON UN REFERENDUM:
L'ACQUA DEVE ESSERE PUBBLICA.
I partiti di centro-destra-sinistra non hanno più scuse:
laddove amministrano Comuni, Province e Regioni devono rispettare la volontà espressa democraticamente dai cittadini. Possono farlo molto facilmente e nel pieno rispetto di tutte le normative e i trattati dell'Unione Europea: basta inserire nei rispettivi statuti che il servizio idrico non è un bene di rilevanza economica.
E successivamente devono adoperarsi affinché questo venga rispettato: nessun trucco quindi per affidare la gestione dell'acqua a società che, pur formalmente pubbliche, rispondono al diritto privato e alle logiche del profitto.
Oltre all'acqua, vi sono altri beni comuni che vanno difesi, tutelati e protetti. Proprio come la partecipazione dei cittadini italiani alla cosa pubblica, l'unica vera risorsa per uscire dalla crisi. Non si risolvono i problemi con gli strumenti che li hanno creati.
Via tutta la casta che ha martoriato il nostro Stivale stando al governo o all'opposizione!
C'è bisogno di aria pulita per avere un'Italia che assomigli alla parte sana del Paese.
> Ora
sabato 26 novembre · 14.00 - 17.00
> Luogo
Piazza della Repubblica
Roma (Rome, Italy)
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Per il Bene Comune sarà presente con il proprio materiale.
Chi vuole unirsi a noi per il volantinaggio, può scrivere una mail a:
lazio.pbc@gmail.com
Per il rispetto dell'esito referendario
Per un'uscita alternativa dalla crisi
LA COSTITUZIONE RECITA CHE LA SOVRANITÀ
APPARTIENE AL POPOLO E I CITTADINI SI SONO
ESPRESSI CON UN REFERENDUM:
L'ACQUA DEVE ESSERE PUBBLICA.
I partiti di centro-destra-sinistra non hanno più scuse:
laddove amministrano Comuni, Province e Regioni devono rispettare la volontà espressa democraticamente dai cittadini. Possono farlo molto facilmente e nel pieno rispetto di tutte le normative e i trattati dell'Unione Europea: basta inserire nei rispettivi statuti che il servizio idrico non è un bene di rilevanza economica.
E successivamente devono adoperarsi affinché questo venga rispettato: nessun trucco quindi per affidare la gestione dell'acqua a società che, pur formalmente pubbliche, rispondono al diritto privato e alle logiche del profitto.
Oltre all'acqua, vi sono altri beni comuni che vanno difesi, tutelati e protetti. Proprio come la partecipazione dei cittadini italiani alla cosa pubblica, l'unica vera risorsa per uscire dalla crisi. Non si risolvono i problemi con gli strumenti che li hanno creati.
Via tutta la casta che ha martoriato il nostro Stivale stando al governo o all'opposizione!
C'è bisogno di aria pulita per avere un'Italia che assomigli alla parte sana del Paese.